Giovanni Contardi, un pesarese e i cubi di Rubik. Le sue opere per l’Europa League al Tonino Benelli

L’Europa League sul prato del Tonino Benelli. Questa sera si giocheranno le semifinali di ritorno tra Roma-Manchester United e Arsenal-Villarreal. Il pesarese Giovanni Contardi, visual artist di 26 anni, che ha fatto dei cubi di Rubik un lavoro, qualche giorno fa è stato ospite della Vis Pesaro 1898. Ha passeggiato sul manto del Tonino Benelli e poi si è messo all’opera per creare i visi di quattro protagonisti delle sfide europee, ovvero Pierre-Emerick Aubameyang (Arsenal), Dani Parejo (Villarreal), Paul Pogba (Manchester United) e Henrikh Mkhitaryan (Manchester United). Ha utilizzato 3000 cubi in poco meno di otto ore. L’intero lavoro di Giovanni Contardi è stato fatto in collaborazione con Enterprise-rent a car, uno degli sponsor ufficiali dell’Europa League. Le riprese e le foto sono state fatte dal team composto da Francesco Agostini, Eugenio Mazzone, Marco Bonci e Anthony Agostini.

Giovanni, ormai la tua figura è conosciuta a livello internazionale. Sei diventato un artista facendo opere con cubi di Rubik. Raccontaci come nasce questa passione che si è presto trasformata in un lavoro.

Tutto nasce nel 2009, quando in prima superiore un mio compagno di classe mi insegnò a risolvere il cubo di Rubik. Iniziai a cronometrare i tempi di risoluzione e dopo pochi mesi iniziai a gareggiare ai campionati ufficiali. Durante i primi anni da “speed cuber” ho ottenuto più di 60 record nazionali, 9 record europei e 3 record mondiali. Il mio primo mosaico l’ho invece preparato per l’esame di quinta superiore al Liceo Scientifico, presentando “L’urlo” di Munch con più di 900 cubi. Nel 2016 mi sono trasferito in Australia, e dopo i miei primi stipendi ho acquistato qualche centinaia di cubi per iniziare a fare i mosaici soprattutto nei social media, con lo scopo di trasmettere la passione per il cubo in un modo alternativo. Da due anni questo è diventato il mio lavoro, sono un ambassador ufficiale per la Rubik’s, ed ho creato opere sia per gallerie d’arte, business e privati in tutto il mondo.

Fare le opere per le semifinali di Europa League, sul prato del Tonino Benelli di Pesaro, cosa significa per te che sei pesarese?

Sono molto contento di aver potuto svolgere questo lavoro nel campo della Vis Pesaro. Come si dice, spesso gioco “fuori casa” e quindi mi piace sfruttar ogni occasione per poter pubblicizzare la nostra città natale. In futuro, spero di avere altre occasioni per poter creare più opere a Pesaro. Non ero mai entrato nello stadio. Da piccolo giocavo a calcio e seguivo molto di più, ora ho perso un po’ le tracce. Spero che questa collaborazione con l’Europa League sia di buon auspicio per il prossimo campionato!