Intervista con gli sponsor: DI.BA

Nel volubile mondo del calcio, dove si ha sempre la valigia pronta, le storie di fedeltà e affiliazione sono sempre degne di nota. Ancora di più quando coinvolgono uomini e sponsor che con il loro sostegno consentono la creazione di una storia, un ciclo virtuoso che accompagna la crescita di una società dal puro dilettantismo fino al professionismo. La storia della VIS PESARO 1898, dal lungo e glorioso passato, assomiglia a quella dell’Araba Fenice, un uccello mitologico che rinasce dalle proprie ceneri dopo la morte e proprio per questo motivo, simboleggia anche il potere della resilienza, ovvero la capacità di far fronte in maniera positiva alle avversità, coltivando le risorse che si trovano dentro di noi. Dopo la scomparsa dai campionati e la sua rinascita la VIS è tornata alla terza serie nazionale grazie al sostegno di uomini come Paolo Baronciani e la DI.BA che hanno affiancato e aiutato i biancorossi da quando si trovavano in Eccellenza, nel campionato 2010-2011, centrando subito la promozione in serie D. E ancora oggi sono al nostro fianco, dopo undici anni, pur avendo ridotto il loro impegno, lasciando spazio a forze nuove e emergenti.La storia di Paolo Baronciani è quella di un imprenditore di successo, uno sportivo conosciuto, degno di una famiglia dove si praticava sport a buon livello, che ha praticato motociclismo, vela, sci, atletica e l’amato golf. Ospite impeccabile e cortese ci accoglie nei suoi uffici, disponibile a raccontare più che se stesso della sua ditta, i suoi soci, i suoi preziosi collaboratori. Intervista realizzata da Luciano Bertuccioli, Area Progetti.

Signor Baronciani, lei è Presidente Onorario della VIS PESARO, con ampio merito avendo legato il vostro marchio ai destini della nostra società. Una nuova esperienza in una vita legata allo sport.

“Lo sport è stata una parte della mia vita, l’altra è stata il mio lavoro che mi ha impegnato tantissimo, con grande soddisfazione. E devo ringraziare i miei soci, Giorgio Di Luca e Luca Dolcini che attualmente gestisce l’azienda con i suoi collaboratori. Tra questi il numero uno è Marco D’Angeli. Nella nostra azienda, sono cresciute persone brave e capaci, sono il mio vanto. Ho sempre creduto nei giovani, nella loro forza motivazionale e ho cercato di delegare responsabilità e competenze. Anche grazie a loro la DI.BA. ha avuto una crescita e un impulso che l’ha portata ad essere quella che è attualmente.”

Ci racconti la storia della vostra azienda, come è nata la DI.BA.?

“La DI.BA è nata da due famiglie: Di Luca e Baronciani. Ci è stata offerta l’opportunità di gestire il marchio FIAT nel Giugno del 1976. Al tempo noi eravamo concessionari Renault ad Ancona e Peugeot a Pesaro e Ancona. Dato che al tempo non saremmo riusciti singolarmente, ho proposto di unire le forze e formammo la DI.BA. Fu così che aprimmo la concessionaria FIAT, vetture e veicoli commerciali nella provincia di Pesaro. Ci consolidammo e negli anni successivi si aggiunsero i marchi ALFA ROMEO e LANCIA. Poi valutammo che una provincia sola non era sufficiente per affrontare i rischi d’impresa. Così chiamai i miei collaboratori e dissi che avrei comprato una concessionaria in Ancona e così feci, lasciando a loro la gestione di Pesaro. Siamo così cresciuti costantemente acquisendo altri marchi, come JEEP. Dal 2003 abbiamo allargato gli orizzonti ad altri gruppi automobilistici, NISSAN, BMW, MINI, TOYOTA, LEXUS. Intanto ci siamo insediati anche a Rimini, allargando gli orizzonti commerciali. Nel 2006 abbiamo aperto una concessionaria MERCEDES e SMART a Pesaro, nel 2008 gli stessi marchi sempre a Rimini ai quali abbiamo aggiunto HYUNDAI. Insomma importanti investimenti sulle persone, sui marchi e sugli immobili in posti bellissimi e sulle attrezzature. Abbiamo dato ai nostri dipendenti le opportunità di lavorare al meglio per offrire ai nostri clienti il massimo di servizi e assistenza. L’ultima acquisizione, a cui tenevamo moltissimo, riguarda un’altra provincia, quella di Macerata. Il 4 Gennaio 2021 abbiamo inaugurato a Civitanova Marche una bellissima sede per i marchi LAND ROVER e JAGUAR, dotata di un campo prova accidentato per le  vetture, con soddisfazione dei nostri clienti. Attualmente, in tutte le nostre sedi, diamo lavoro a 460 persone.”

Una bellissima storia di successo  in un settore difficile come è quello dell’automobile nonostante le crisi economiche che hanno caratterizzato i primi venti anni del millennio, l’ultima delle quali legata al covid-19.

“Siamo un gruppo leader nel centro Italia, una azienda di rilevanza nazionale, posso dirlo con orgoglio. Abbiamo affrontato e affrontiamo i momenti difficili grazie ai nostri punti di forza: i marchi, le sedi di proprietà in varie provincie, il nostro personale al quale garantiamo una formazione continua, la soddisfazione e l’assistenza dei clienti abbinata a condizioni e tutele assicurative molto vantaggiose. In quanto alla pandemia, certamente ha creato a tutti molte difficoltà, abbiamo dovuto chiudere per un periodo, garantendo sempre e comunque l’assistenza, reagendo e lavorando con impegno siamo riusciti a recuperare senza farci abbattere.”

Siamo in un periodo di evoluzioni tecnologiche, di consapevolezza ecologica per salvaguardare il clima e l’ambiente, nel vostro settore si fa largo l’elettrico, le energie alternative per i veicoli. Lei cosa prevede per il futuro?

“Il mondo automobilistico sta andando verso l’ibrido e l’elettrico. Tutte le aziende investono tanto in ricerca e in nuove tecnologie per ridurre l’inquinamento. La SMART, ad esempio, produce solo auto elettriche. Naturalmente dovrà essere sviluppata la rete delle colonnine per la ricarica, nonostante l’autonomia delle auto sarà sempre maggiore, non possiamo non accompagnare lo sviluppo tecnologico con i supporti logistici necessari, fino ad arrivare alle ricariche nei quartieri, nei condomini, nella rete domestica, riducendo il tempo di ricarica. Comunque è un processo graduale che con il tempo sarà sempre più evidente e consolidato.”

Per concludere non possiamo non ricordare i suoi trascorsi sportivi,  la sua passione per i vari sport che ha praticato e che pratica tutt’ora.

“Io vengo da una famiglia di motociclisti. Mio padre correva in moto e mio fratello è stato un bravo campione, vincendo due campionati italiani con la MV AGUSTA. Io ne ho seguito le orme, quando manifestai il desiderio di gareggiare mio padre mi fece avere subito una moto. E’ stato un periodo breve, durato quattro anni, ma bellissimo. Ho portato a casa due campionati italiani, tante vittorie, una delle più belle il gran Premio delle Nazioni, a Monza, l’11 settembre 1960. Tra tutti gli sport che ho praticato il motociclismo mi è rimasto nel cuore. Mi sono dedicato allo jogging, allo sci dove ero bravo davvero, la vela che considero un dono del Signore; con la mia barca, un comet da 42 piedi abbiamo fatto tante regate. Lo sport che pratico ora, da venticinque anni ormai, è il golf ed avendo più tempo libero posso dedicarmi alle partite con più frequenza.”

Paolo Baronciani vive la sua vita, la famiglia, il lavoro, lo sport con grande passione ed è con la stessa passione che ha sostenuto e accompagnato lo sport pesarese. Oltre la VIS sponsorizza da oltre trenta anni il basket, la VL. Un contributo prezioso alla città e ai pesaresi, una appartenenza al territorio e alla società che merita un grande: GRAZIE.