La Lega Pro e la responsabilità sociale per il calcio 4.0

Il 24 Febbraio si è tenuto un importante incontro con tutte le società di serie C collegate in modalità streaming sulla “responsabilità sociale per il calcio 4.0” alla luce del MANIFESTO di LEGA PRO presentato a maggio 2020.

All’incontro hanno partecipato il Presidente Lega PRO Francesco Ghirelli, Paolo Del Bene e Giovanni Esposito, Coordinatore e Referente Scientifico Centro Studi e Ricerche Lega Pro, Francesco Bocchini, Associato Istituzioni Diritto Pubblico Università del Molise, Francesco Cirillo, Presidente Comitato Etico Lega Pro, Sebastiano Maffettone, Direttore Osservatorio Ethos della Luiss Business School e l’avvocato Guglielmo Stendardo.

Cosa si intende per calcio 4.0?

“Quando si parla di SVILUPPO 4.0 ci si riferisce a cambiamenti dei modi di pensare dovuti all’innovazione tecnologica digitale. Questa nuova rivoluzione si incardina essenzialmente su alcuni elementi distintivi che sono riconducibili alla possibilità di elaborare e condividere (a livello planetario) un numero sempre maggiore di dati in sempre minor tempo, a una nuova relazione tra l’uomo e le macchine e all’interazione tra i sistemi informatici e i sistemi fisici per un diverso sistema di erogazione dei servizi che tenga conto dell’Economia Circolare e dell’Agenda 2030 con i suoi Sustainable Development Goals. Un modo di pensare e di agire che si traduce nell’utilizzo di nuovi strumenti, nell’esigenza di nuove figure professionali e nella creazione di nuove opportunità.”

In questo scenario la LEGA PRO considera essenziale la RESPONSABILITÀ SOCIALE del sistema calcio per il raggiungimento di obiettivi di sviluppo sostenibili. È necessario un nuovo approccio etico che favorisca la crescita di un settore fondamentale nel nostro paese, sia a livello sociale che economico, con nuovi valori condivisi che si traducono in impegni concreti.

Da tempo la LEGA PRO ha avviato un percorso che possa integrare e arricchire la cultura sportiva dei nostri club. Lo scorso mese di maggio ha pubblicato un MANIFESTO è dedicato “ALLE ORGANIZZAZIONI CHE CAMBIANO, PER UNO SPORT PIÙ SOSTENIBILE”. È un ripensamento del modello di sviluppo che punti sull’innovazione all’interno di un sistema in grado di creare un valore condiviso. Punti fondamentali di questo documento sono la CARTA DEI VALORI, un decalogo guida sull’impegno quotidiano delle società a promozione di una responsabilità sociale che ancor di più sarà impegnativa nel dopo pandemia.

LA CARTA DEI VALORI:

  • Infondere il coraggio;
  • Incoraggiare la crescita;
  • Promuovere la crescita;
  • Diffondere la buona governance;
  • Valorizzare i giovani;
  • Sostenere l’innovazione;
  • Rispettare le regole;
  • Potenziare la resilienza;
  • Stimolare le sinergie;
  • Coinvolgere i tifosi.

L’intervento di Paolo Del Bene ha illustrato le linee guida di questa opera: l’Etica organizzativa. L’etica non deve essere intesa come un complesso di principi o di valori da trasmettere ed applicare nell’organizzazione ma deve tradursi in una «mentalità», cioè in un modo corretto di affrontare i problemi di scelta ed i rapporti interpersonali, ovvero agire in modo etico; assimilazione di un criterio di giudizio etico; rispetto degli interessi degli interlocutori. Quello che conta è la prospettiva etica, ovvero il modo d’inquadrare e risolvere i problemi, inserendo i princìpi morali negli atti di scelta.

Le fonti dell’etica sportiva organizzativa-etica sociale, codificata nel sistema legale di una società sportiva e non, nei suoi costumi e nelle sue prassi, nelle norme non scritte e nei valori che le persone usano per interagire tra di loro. L’etica professionale è l’insieme delle regole morali e dei valori che un gruppo di persone utilizza per controllare il proprio modo di lavorare o di utilizzare le risorse. L’etica individuale è invece l’insieme degli standard personali e morali usati dagli individui per strutturare le loro interazioni con altri soggetti.

Così l’etica nello sport ha il ruolo dell’organizzazione e sarà quello di aiutare le persone a capire quale sia la condotta adeguata. Comunque, le organizzazioni connesse allo sport, hanno le seguenti responsabilità: creare un contesto idoneo per il fair play e pubblicare chiare linee-guida per definire i comportamenti conformi o non conformi all’etica, e verificare – in tutte le forme di sport e a tutti i livelli di partecipazione – l’applicazione di incentivi e/o sanzioni coerenti e appropriate; garantire anche che tutte le decisioni siano conformi a un codice di etica applicabile alla loro disciplina sportiva ed ispirata al Codice europeo; e infine, ma non per ultimo, incrementare la coscienza sul fair play nell’ambito della loro sfera d’influenza tramite campagne d’opinione, premi, materiale educativo e opportunità di formazione. Esse devono anche sorvegliare e valutare l’impatto di queste iniziative.

I CINQUE VALORI DI LEGA PRO sono:

  1. Passione;
  2. Professionalità;
  3. Trasparenza;
  4. Spirito di squadra;
  5. Sostenibilità.

Costruire e consolidare un percorso di crescita che rispettando la nostra identità, ci porti a tracciare una rotta coraggiosa, innovativa e sfidante verso la sostenibilità delle società sportive, per un sostegno educativo e culturale ai giovani e alle loro famiglie, per contribuire al miglioramento del Sistema sportivo e sociale del nostro Paese generando valore condiviso per tutti gli stakeholder Nazionali e Internazionali.

Guerrino Amadori, direttore Marketing Vis Pesaro 1898