LA “V” MAGICA

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Quando finisce una stagione come quella vissuta dalla Vis, ci sarebbero tante storie da raccontare, belle o meno belle, tanto da scriverci un romanzo. Tante quante le persone che hanno vissuto insieme questa avventura. A volte sono storie curiose o buffe, strappano un sorriso, come le piccole scaramanzie del “non è vero ma ci credo”. Ormai tutti sanno che il presidente Marco Ferri ama fare il giro di campo prima della partita, in casa o in trasferta, non importa. Un altro potente talismano si è rivelata la foto che abbiamo in testa a questo sito. L’ispirazione venne alcuni anni fa a Maurizio Sabattini. Si era nell’anno sportivo 2010-2011, si doveva fare la foto ufficiale della squadra che partecipava al campionato di Eccellenza. Venne in mente allora di posizionare la formazione a “V” come Vis o Vittoria, come le maglie gloriose che riproducevano l’iniziale  e che erano rimaste nei cuori dei tifosi biancorossi. Al vertice della figura c’erano capitan Lollo Paoli con a fianco Alessandro Rossi e via  tutti gli altri. Ebbene in quel campionato la Vis conquistò i play-off al termine dei quali fu promossa in serie D. Un anno bellissimo culminato con la doppia finale contro il Pisa, con l’ultima in casa, finita 3-1. Ebbene quest’anno ci abbiamo riprovato, convinti sempre da Maurizio. Foto nella stessa zona di campo, con la stessa disposizione a “V”, sempre Lorenzo Paoli (tornato a Pesaro) al vertice e Ale Rossi, con Ridolfi, appena dietro. Ebbene, sapete tutti come è andata, e non poteva essere altrimenti, la Vis ha vinto i play- off! Merito della foto? Certamente no, merito di tante persone che hanno costruito una impresa bellissima, ma tant’è, certe magie positive, certe alchimie umane e professionali si alimentano di piccole cose come gesti ripetuti, giri di campo, fotografie. E’ vero, le cose che contano veramente sono lavoro, professionalità, capacità umane ma senza arrivare a sostenere, come scriveva Immanuel Kant, che “la ragione è un isola piccolissima nell’oceano dell’irrazionale”, incrociare le dita non ha mai fatto male a nessuno.

 

L.Bertuccioli